Il mixer è lo strumento centrale dello studio di registrazione. Permette di miscelare tutte le fonti per poi produrre un unico output audio pronto da essere registrato o messo in onda.
Il mixer da vicino
Per questa panoramica, ho preso in considerazione il channel strip di un mixer Yamaha MG12XU.
Personalmente possiedo un Mackie PROFX10v3 che è leggermente diverso.
Partendo in alto a sinistra del mixer, possiamo vedere:
MIC/LINE: questo è l’ingresso XLR/Jack 6.3 in cui collegare il Microfono o una Linea (strumento)
HPF 80Hz: filtro passa-alto che filtra tutta le frequenze fino a 80Hz.
PAD 26dB: abbassa il segnale in ingresso di 26 dB, utile per segnali troppo forti che saturano il canale.
GAIN o guadagno: indica il guadagno di amplificazione direttamente sotto l’ingresso XLR
COMP: compressore audio
EQUALIZZATORE
HIGH: frequenze alte
MID: frequenze medie
LOW: frequenze basse
AUX1: volume uscite ausiliare
PRE: se premuto le uscite ausiliarie non vengono equalizzate
FX: regolazione volume effetto applicato
PAN: regolazione panoramica del suono, sinistra-destra
ON: questo bottone attiva il fader del volume del canale, se spento il canale non suona nell’uscita master (STEREO)
PEAK: il led indica se il segnale del canale raggiunge il picco massimo comportando distorsione e clipping
1-2: il canale suona nel gruppo 1-2 delle uscite secondarie
ST: il canale suona nell’uscita master (STEREO)
PFL (o SOLO): se attivato può essere ascoltato solo il canale su cui è attivo. Viene utilizzato per la regolazione volumi pre-diretta
FADER VOLUME: comando per la gestione del volume del canale durante la diretta
Come già detto in un altro articolo, alcune parti della catena audio possono essere sostituite.
Ad esempio il mixer potrebbe essere sostituito da una scheda audio (con tutte le limitazioni e i distinguo del caso).
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